Marketing & Strategia studi del prof Carlini
Il Marketing è strategia! E’ strategico qualsiasi cosa che proietta una scelta, un punto di vista, una visione o un programma su un lungo lasso di tempo o su una svolta indispensabile per cui non è possibile farne a meno. Nel caso così non fosse, il tutto sarebbe “tattico”, ovvero un qualcosa che nasce per una visuale ben definita e contestualizzata in un certo periodo di tempo. Assodata la differenza tra tattica (breve periodo e locale) e strategia (medio e lungo tempo su ampie visuali) è stato chiarito il contesto nel quale calare il marketing. A questo punto marketing e strategia si presentano sostanzialmente come sinonimi. Anche un’azione di breve periodo, come stabilire il prezzo per “piazzare una partita di merce”, in realtà ha un suo sviluppo strategico perché (c’insegna Philip Kotler – padre del marketing moderno) è sempre troppo caro vendere una sola volta a un cliente, quando il successo si misura nella ripetitività degli atti di vendita. Un buon prezzo significa trasmettere al cliente un segnale per ripetere l’atto d’acquisto: ecco che una banale azione tattica, si rivela in realtà strategica, fidelizzando il cliente sul lungo periodo: torniamo al senso strategico del marketing.
Non è un gioco di parole per confondere, l’obiettivo consiste nello spiegare la differenza tra un’azienda (spesso padronale) considerata un retrobottega familiare dove non vengono applicate regole di marketing e neppure scritto un piano di marketing ,da un’altra dotata di una politica commerciale, del personale, dei prezzi e quindi di marketing. Il piano di marketing è quel documento che spiega a 12-18 mesi come l’azienda dovrebbe comportarsi, sottoponendo questo periodo a verifiche mensili, in base a degli scostamenti tra quanto effettivamente avvenuto e registrato a bilancio con ciò che era stato previsto appunto nel piano. Questa procedura, unitamente all’organigramma e al mansionario, è l’unica in grado di rappresentare una reale differenza di metodo tra un’azienda considerabile un “retrobottega familiare” (che segue il mercato finché le è consentito) con una realtà strutturata per rimanere, esprimendo uno stile e un gusto di prodotto.
Auguriamoci buon lavoro.